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  • Writer's pictureAurora Monteforte

Bride - Ali Hazelwood



Ciao a tutti!


C’è una libreria a Roma alla quale sono particolarmente affezionata. Faccio una premessa: essendo cliente Platino della Feltrinelli, normalmente i miei acquisti li faccio lì, maggiormente nei negozi, certe volte sul sito, comunque sempre da Feltrinelli. Purtroppo non ho librerie indipendenti vicino ma, quando ne vedo una, mi ci fiondo! Dicevo comunque, c’è una libreria a Roma alla quale sono molto affezionata essendo il posto dove compravo i libri che volevo leggere         quand’ero ragazzina. Mi capitava di andarci spesso, di solito da sola, poche volte in compagnia, e mi perdevo nel corridoio annusando l’odore di libri e passioni e uscivo sempre con almeno un romanzo. Sto parlando della libreria Minerva, a Piazza Fiume. Mi piace che sia costruita nel sottopassaggio pedonale che attraversa, sottoterra, la stessa piazza, come fosse un tesoro nascosto. Comunque, arrivo al punto. Erano anni che non mi ritrovavo in quella zona con il tempo materiale per potermici fermare, immergere e riuscirne con qualcosa alla quale non potevo proprio rinunciare, questo fino a lunedì. Io e quella che posso definire, senza alcun dubbio, la mia più cara amica (mia madre), eravamo a fare una passeggiatina tra ragazze quando ho scoperto che non conosceva la libreria in questione perciò lo trascinata lì. Ed è abbastanza ovvio cos’è successo, no? Sono arrivata, mi sono immersa in quel mare sotterraneo di bellezza e amore, e ne sono uscita con un romanzo!


Sto parlando dell’ultimo uscito di Ali Hazelwood, “Bride”.


Un breve excursus sulla trama: in un universo urban fantasy, Umani, Vampiri e Lupi vivono – non troppo serenamente, né pacificamente – consapevoli gli uni degli altri. Vampiri e Licantropi sono nemici giurati ma, nonostante questa inimicizia, dopo secoli di guerre sanguinose, c’è una sorta di tregua non scritta dove, se non si invadono i territori dell’altra specie, si evitano inutili spargimenti di sangue. È in questo scenario che si svolge la nostra storia. Misery – figlia del capo del consiglio dei vampiri – da bambina è stata mandata a vivere con gli umani come garante (una pratica barbarica dove un figlio di vampiri veniva mandato nel territorio degli umani e un figlio degli umani veniva inviato nel territorio dei vampiri a garanzia di una pace “solida e duratura” tra le due specie – garantita dalla minaccia di morte per i due garanti). Da allora non si sente più a casa da nessuna parte, se non con la sua unica amica, Serena – un’umana orfana che è cresciuta con lei. Le due sono inseparabili, sorelle non di sangue; quando Serena scompare Misery non si dà pace per trovarla. L’unico indizio? Un pezzetto di agenda con su scritto: L.E.Moreland. Potete ben immaginare cosa succede quando il padre di Misery la promette sposa all’Alfa dei Lupi per mantenere una pace tra le due specie e scopre che l’Alfa è tale Lowe Moreland. Non di certo per amore ma per interesse personale, accetta di sposare l’uomo. Le cose non iniziano molto bene, lei non si fida di lui così come lui non si fida di lei ma per Lowe le cose sono ben più complesse. Un’attrazione fatale, quasi reverenziale, lo porta a scalfire quel muro di vecchi pregiudizi per la quale un Lupo e un Vampiro non possano essere null’altro che nemici. Così inizialmente diventano alleati, amici poi ben altro e iniziano insieme a cercare Serena, scoprendo che sotto la scomparsa della ragazza c’è una verità ben più grande e peggiore di quanto temessero e nella quale si ritrovano invischiati, come se avessero mai avuto scelta.


Io.


Adoro.


I libri.


Di Ali Hazelwood.


Fine.


Punto.


Basta.


È ufficiale! Posso facilmente dire che è nella top 2 delle mie autrici di romance preferite di sempre. Il suo modo di scrivere, così fresco, scorrevole, simpatico, divertente, intenso, incredibilmente sagace, mi fa impazzire! Onestamente parlando vorrei scrivere bene ¼ di come scrive lei!


Ma andiamo con ordine! Sono una professionista, non posso fare una recensione da fangirl. Forse. Posso? No, ok, dopo.


Personaggi: i protagonisti, Misery e Lowe, ma anche tutti i personaggi comprimari e secondari, sono talmente tanto ben caratterizzati che sono credibili dalla prima all’ultima pagina. Hanno un trascorso, hanno un passato, hanno tutti una vita ben definita e questo li rende reali oltre che realistici. È impossibile non affezionarsi a loro, non empatizzare, non fare il tifo per loro o, nel caso dei personaggi antagonisti, è impossibile non provare rancore, odio e disprezzo. Misery, la cui esistenza è stata devastata dal tradimento dei suoi pari quando, tornata dagli anni vissuta tra gli umani l’hanno rifiutata, bullizzata, emarginata, ha deciso che non si sarebbe più fatta coinvolgere ma, per l’unica vera amica che ha, si ritrova incastrata di nuovo nei macchinamenti di un padre padrone, che la costringe a un matrimonio di convenienza con un esponente dei loro nemici mortali. Lei però, armata di coraggio, volontà e un bel paio di canini appuntiti, non si perde d’animo e per amore della sorella acquisita, si butta nella tana del Lupo, letteralmente. Lowe, il Lupo che ha sconfitto il precedente Alfa sanguinario, dalle visioni futuristiche che vede un mondo di pace tra le specie, accetta questo matrimonio senza sapere a cosa sarebbe andato in contro, ma scoprendo quanto le diversità possano essere dei punti di forza per completarsi ed essere praticamente imbattibili insieme.


Dialoghi: uno dei punti di forza dei libri di Ali Hazelwood sono i dialoghi. Sono brillanti, sagaci, divertenti e perspicaci. Non sono né troppo né troppo poco. Rasentano la perfezione linguistica e riesce con facilità a definire caratteri e caratteristiche dei personaggi stessi, modi di fare, modi di parlare. Quasi riesci a vederli mentre discutono tra loro (un encomio al traduttore che, nonostante il passaggio di lingua, è riuscito a mantenere lo stile dell’autrice senza esautorarne le caratteristiche).


Trama: la trama è coinvolgente da subito. Ha creato un universo assolutamente credibile, con delle regole, una mitologia, una storia, che sono perfettamente adattabili al mondo in cui viviamo. Ma non mi aspettavo niente di meno da quest’autrice. Ali Hazelwood usa la sua preparazione scientifica per spiegare la nascita di Vampiri e Lupi, le differenze tra le varie razze, ciò che li distingue e li accomuna e questo li rende veri. Nella letteratura moderna non di rado si trovano storie su licantropi, vampiri e via discorrendo e la loro genesi è un po’ aleatoria, data per scontato. In “Bride” l’autrice da una spiegazione parascientifica della loro creazione e quasi ti fa pensare che, forse, in effetti, potrebbe benissimo accadere. Il thriller della scomparsa di Serena, gli intrighi politici, i complotti sono tutti amalgamati tra di loro e si svolgono come sfondo alla storia tra Misery e Lowe. E che storia, direi! Il coinvolgimento è totale e la passione è tangibile. Le pagine si susseguono rapidamente tra di loro, impossibile interrompere la lettura, volano una dietro l’altra e tu non sai come hai fatto a leggere cento pagine senza rendertene conto. Una delle peculiarità che più preferisco è la capacità innata di unire momenti di commozione a momenti di pura ilarità; spesso mi sono ritrovata a piangere tutte le mie lacrime mentre sputavo un polmone per le risate.


Davvero!


Concludendo (momento Fan Girl mode on):

Il primo romanzo che ho letto di questa autrice è stato “The Love Hypothesis”, poi “Love on the Brain” e ora “Bride”. Sto aspettando la consegna di “Love, Theoretically” perché non posso fare a meno di leggere i suoi libri! C’è tutto ciò che più apprezzo in un romance: sentimenti, risate, lacrime, una bella storia di fondo che prescinde l’amore e ovviamente la storia d’amore. Ma c’è anche molto altro! C’è profondità e c’è passione. Tanta passione! Moltissima passione da mandarti a fuoco. Non parlo solo della passione tra i protagonisti che – vi assicuro – è travolgente da subito! Ma parlo della passione della scrittrice che ha nello scrivere. Si vede, si legge, le pagine trasudano di amore per la scrittura e io ne sono rimasta talmente affascinata che, dopo aver letto “Bride” e mentre aspetto “Love, Theoretically” sto rileggendo i primi due e la magia della prima lettura non fa altro che crescere!

Perciò, amanti dei romance, leggete “Bride” e leggete Ali Hazelwood! Ne vale davvero, ma proprio davvero la pena!


Alla prossima recensione!

Aurora


 

Titolo: "Bride";

Autore: Ali Hazelwood;

Editore: Sperling & Kupfer

Trama: Misery Lark, l'unica figlia del più potente Consigliere dei Vampiri del Sud-ovest, è ancora una volta un'emarginata. I suoi giorni nell'anonimato tra gli Umani sono finiti: è stata chiamata a sostenere una storica alleanza per mantenere la pace tra i Vampiri e i loro più acerrimi nemici, i Lupi, e non vede altra scelta che arrendersi allo scambio. I Lupi sono spietati e imprevedibili e il loro capo, Lowe Moreland, non fa eccezione. Governa il suo branco con severa autorità, ma non senza giustizia. E, a differenza del Consiglio dei Vampiri, non senza sentimento. È chiaro, dal modo in cui segue ogni movimento di Misery, che non si fida di lei. Se solo sapesse quanto ha ragione... Perché Misery ha i suoi motivi per accettare questo matrimonio di convenienza, motivi che non hanno nulla a che vedere con la politica o le alleanze, e tutto a che fare con l'unica cosa che le sia mai importata. Ed è disposta a qualsiasi cosa pur di riavere ciò che le appartiene, anche se questo significa una vita nel territorio nemico... da sola con il lupo.



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