Buon Anno!

Ciao a tutti!

Eccoci finalmente arrivati alla fine di un altro anno. Come spesso mi accade, sono qui a fare un bilancio di com’è andata, di cosa è successo, di quali erano i miei propositi e di quale saranno quelli futuri; insomma una chiacchiera informale su questo 2023.

Quest’anno è stato difficile. Non sono una persona che vede tutto negativo, anzi! Cerco di trovare il buono anche dove non c’è o ce n’è talmente poco che è ben nascosto. Quando mi sono messa a riflettere su com’è andato il 2023 mi sono resa conto che ci sono stati ben pochi momenti di vera felicità facendo pesare maggiormente i momenti bui, le perdite e le sconfitte rispetto quei rari momenti di allegria e spensieratezza.

Questo è stato l’anno della perdita sotto tanti punti di vista.

Ho sempre avuto un pessimo rapporto con il lutto (e voi mi potreste rispondere: “E chi ha un buon rapporto con il lutto?”, avete ragione…), ma un dolore grande come quello provato quest’anno non credevo di poterlo provare. La memoria è labile e il cervello è programmato per sopravvivere e allontanare il dolore e questo ci porta immancabilmente a “guarire”, ad allontanare la sensazione bruciante del dolore, ricordandolo come una macchia nera in fondo ai cunicoli della memoria; eppure quella macchia è lì e ti basta girare lo sguardo per vederla e per sentire quella morsa al cuore che forse farà meno male, ma che è impossibile da dimenticare. Comunque alla fine non è che abbia voglia di dimenticare nessuno delle persone che ho perso. Vorrei restassero vividi nella mia memoria, nei loro gesti, nelle loro parole, nei loro sorrisi e nei momenti vissuti insieme.

Eppure, come vi ho detto, alcuni momenti di vera felicità ci sono stati e ne ho uno in mente, in particolare. Il 1 febbraio di quest’anno è nato un bambino meraviglioso, figlio di due persone meravigliose che ho scelto come amici e, detto tra di noi, solo un’altra decisione nella mia vita è stata altrettanto giusta e fondamentale, e lui sa di essere la mia scelta e continuo a sceglierlo tutti i giorni della mia vita e soprattutto, lui sa che sto parlando proprio di lui che a sua volta, nonostante i momenti difficili, nonostante i problemi, nonostante le mie paranoie e le mie follie, continua a decidere consapevolmente di essermi accanto tutti i giorni e sono orgogliosa di essere la sua priorità.

Ecco, vedete… Parlando con voi di quest’anno mi sono resa conto che mi piace più pensarlo come l’anno della vita, quella che nasce, si crea, pronta a realizzare qualcosa di bellissimo e magico; mi piace poi pensare all’esistenza delle persone che ci hanno lasciato, a quello che mi hanno dato durante la loro vita e, anche se non fa meno male pensare a loro, mi consente di vedere il tutto da un’altra prospettiva e questo mi permette di dare a questo dolore tutto un altro significato.  

E ora, 2024, veniamo a noi.

Quali sono i miei propositi per il nuovo anno? Non lo so bene, detto tra di noi. Non so cosa mi riserva il futuro e ho imparato, a mie spese, che fare programmi decisi, netti, schematizzati, se poi qualche imprevisto ce li rovina, ci stiamo doppiamente male, doppiamente frustrati dalla casualità della vita, dall’essere spesso inermi di fronte agli eventi che non possiamo controllare.

C’è una cosa però che voglio riuscire a fare quest’anno: voglio prendermi cura di me e trovare il tempo per impegnarmi nei miei progetti, nelle mie passioni e imboccare la strada giusta per poter realizzare i miei sogni. Insomma, quest’anno vorrei ci fosse un po’ più Aurora nei miei pensieri, rispetto al resto del mondo. La vita scorre rapida, spesso ci sfugge come acqua tra le dita, e io non vorrei farla fluire via senza averla assaporata.

Che dire ancora?

Auguri a tutti voi per una felice fine e per un meraviglioso anno nuovo, ricco di tutto ciò che desideriate e, come sempre, auguro a tutti voi il doppio di ciò che voi augurate a me.

Aurora