Game of Gods - Hazel Riley
- Aurora Monteforte
- Jul 21, 2024
- 6 min read

Ciao a tuttə e buona domenica!
C’è chi sa e chi non sa che, per quanto riguarda le nuove letture, sono sempre molto titubante, soprattutto per quanto concerne leggere nuovi autori. Cerco di farmi influenzare poco dai social (soprattutto dopo che mi sono fatta abbindolare da “Shatter Me” che sembrava essere il capolavoro indiscusso dei distopici e invece mi sono ritrovata ad abbandonarlo prima di quanto mi piaccia ammettere) però, frequentando il mondo di Instagram è fisiologico che mi imbatta in titoli e romanzi di ogni specie e sorta e uno tra questi ha calamitato la mia attenzione (in realtà due tra questi) e sto parlando di “Game of Gods” e di “Game of Titans” di Hazel Riley (edito da “Sperling & Kupfer”). Ho ascoltato i video, ho letto le recensioni, ho riflettuto e poi sono andata in libreria. Per quanto è vero che il vestito non fa il monaco, devo dire che entrambe le cover hanno stuzzicato la mia curiosità, quei colori, quel pattern, i font… Insomma tutta una serie di elementi che solleticava il mio interesse e, a chiudere il pacchetto, i chiari riferimenti alla mitologia greca. Infondo anche io porto il nome di una divinità (nell’accezione latina ma in greco il mio nome si tradurrebbe in Eos, figlia di Iperione e Teia) per questo la mitologia greco/latina mi ha sempre affascinata e non ho saputo proprio resistere. Ho acquistato entrambi i libri e posso dire con assoluta cognizione di causa che fare le 4 di notte per leggere “Game of Gods” ne è valsa proprio la pena!
Un breve excursus sulla trama: i bellissimi, ricchissimi, inavvicinabili e misteriosi fratelli Lively (fratelli Mela per gli amici) sono i fautori di alcuni giochi proibiti e segreti all’interno dell’esclusiva Yale alla quale si può prendere parte solo su invito: i giochi degli Dei, nome non dato a caso visto che i cinque fratelli hanno i nomi ispirati al pantheon greco: Hades, Apollo, Hermes, Aphrodite e Athena. Haven, appena arrivata all’università, ha un incontro/scontro proprio con Hades. Con l’intenzione di scoprire chi sono i fratelli Lively scopre dell’esistenza di questi giochi e, vista la sua passione per questi, fa di tutto per essere invitata, ignara che dietro questi “giochi” c’è molto altro che affonda le mani nell’universo pericoloso che è la famiglia Lively.
Visto che ho diverse cose da dire su questo romanzo andrò per punti per non dimenticare niente di ciò che devo scrivere.
La trama: ciò che mi è piaciuto della trama è indubbiamente il fatto che fino all’ultimo non si capisce bene dove l’autrice vuole andare a parare e, nonostante qualche risposta viene fornita alla fine del primo romanzo, questa viene lasciata aperta con un cliffhanger pazzesco che ti porta – per necessità mentale – ad attaccare subito la lettura del secondo. Letto in 3 serate, quando aprivo il libro mi era impossibile chiuderlo fino a tarda notte. Superati i primi 2 o 3 capitoli che – per forza di cose – sono un po’ più lente visto che sono di presentazione, le 500 pagine che si susseguono sono una montagna russa di emozioni e occhi sgranati e risate, alcune trattenute altre sbottate all’improvviso. I colpi di scena ti schiaffeggiano di continuo e ti lasciano stordita mentre affronti l’ennesima scoperta, l’ennesima rivelazione e l’agnizione finale è la perfetta conclusione perché la brama di leggere il seguito ti avviluppi e ti trascini affondo in una spirale di curiosità morbosa che ti porterà a continuare a fare le ore piccole per scoprire cosa accade dopo.
Stile di scrittura e struttura del romanzo: il romanzo è scritto in prima persona dal punto di vista di Haven, con alcuni capitoli sparsi dal punto di vista di Hades. La storia scorre fluida, un torrente di parole che ti trascinano con tutte le scarpe dentro una trama intrigata e intrigante e che ti infila in un tornado di eventi che ti percuotono, spesso spezzandoti il fiato, costringendoti a sbarrare gli occhi e portandoti inesorabilmente ad andare avanti senza mai poterti fermare. “Un altro capitolo e vado a letto”. Due ore dopo ancora stavo lì a leggere! Una peculiarità che ho particolarmente apprezzato sono stati i riquadri di citazione all’inizio di ogni capitolo (i quali hanno tutti un titolo in riferimento al capitolo che si sta per leggere); le citazioni sono tutti tratti di storia mitologica che raccontano episodi della vita delle divinità di cui i Lively hanno il nome.
Romance e Spicy: Questo romanzo ha ben più di una storia d’amore da leggere, e non sono solo amori romantici ma anche quello tra fratello e sorella, quello tra amici, quello tra amanti. È davvero molto bello leggere l’evoluzione dei rapporti che possono esserci tra personaggi, una crescita costante travolti poi dalle questioni della vita. Per quanto riguarda l’aspetto Spicy, sicuramente di notevole importanza, tutto ciò che riguarda il sesso è davvero coinvolgente senza rischiare di cadere nel voyeurismo. Per quanto c’è parecchio dirty talk questo non risulta mai volgare, mai eccessivo né sconveniente. Sono un’amante dei romance spicy, ne leggo di tutti i tipi e non mi sconvolgo di niente ma preferisco quelli con le scene hot descritte senza l’utilizzo di terminologia volgare, le trovo davvero molto più coinvolgenti. Non è ciò che fanno ma come questo viene descritto che per me è importantissimo e in “Game of Gods” tutte le scene di sesso che ho letto sono state descritte esattamente come preferisco, smuovendo tutte le mie corde.
Personaggi: siamo arrivati al punto (secondo me) più importante, ovvero i personaggi di “Game of Gods”. Sono rimasta incredibilmente stupita (in modo nettamente positivo!) nel conoscere i personaggi di questo romanzo. Hazel Riley ha fatto davvero un lavoro magistrale. Di solito si tende a dare una caratterizzazione molto profonda ai protagonisti, lasciando in secondo piano i comprimari e proprio in ultima fila i secondari; i personaggi di “Game of Gods” a partire da Haven e Hades che sono indubbiamente i protagonisti della storia fino agli amici del fratello di Haven, sono tutti talmente tanto ben caratterizzati, con un background così stratificato, che – porca miseria! – a me sembrava possibile poterli incontrare in giro per strada, vederli entrare in negozio, poterli ammirare passeggiare per le strade del centro. Si vede – è davvero chiaro – che dietro ogni fratello Mela, dietro ogni amico di Newt, dietro Haven, ci sia uno studio profondo perché questi diventino tridimensionali, realistici, forse anche meglio dire reali. Nota Importante: IO ADORO HERMES. Li amo tutti eh, ma Hermes ha quel quid che ti strappa il cuore.
Non mi capita facilmente di provare sentimenti ed emozioni tanto contraddittori l’uno con l’altro. Ho riso tanto e, per la prima volta da tanto tempo, mi sono commossa al punto da dover raccogliere una lacrima (Spiaggia – notte – Hades – Apollo – Hermes).
“Game of Gods” è un viaggio emozionante che ti tiene incollata fino alle ultime pagine e, quando resti lì – soddisfatta ma contemporaneamente insoddisfatta perché le risposte che ti ha dato non ti bastano ancora e vuoi scoprire ancora e ancora e ancora – con il libro chiuso non puoi fare a meno di immaginare tutto ciò che è accaduto e che potrebbe accadere e, fino a questo momento, l’autrice è sempre stata in grado di prendere i miei foglietti mentali su ciò che sarebbe potuto accadere e strapparmeli davanti con una risata diabolica.
Per chiunque ami le storie d’amore al cardio palma che nascondono ben più di quello che sembra, beh “Game of Gods” è proprio ciò che fa per voi!
Io vi saluto che vado a leggere “Game of Titans” prima che mi prenda un accidente!
Alla prossima recensione!
Aurora

Titolo: "Game of Gods";
Autore: Hazel Riley;
Editore: Sperling & Kupfer;
Costo edizione cartacea: 17,90€;
Costo edizione ebook: 9,99€;
Trama: Cinque fratelli belli e dannati che a Yale tutti conoscono. Un gioco irresistibile a cui si partecipa solo su invito.
Siete pronti a lanciarvi nei giochi degli Dei?
Ricchi e intelligentissimi, i fratelli mela sono i più popolari del campus di Yale. ogni venerdì sera, organizzano quelli che sono diventati famosi come i giochi degli Dei, vere e proprie lotte a mani nude in cui all’avversario non si riserva nessuna pietà. Appena giunta all’università, Haven li osserva da lontano, un po’ impaurita e un po’ affascinata, finché Hades, uno di loro, si accorge di lei…