Il racconto dell'ancella ~ Margaret Atwood
- Aurora Monteforte
- Sep 11, 2021
- 3 min read

[Margaret Atwood ~ Il racconto dell'ancella]
Ciao a tutti!
Oggi vorrei parlarvi di un romanzo distopico sì, ma talmente realistico da sembrare profetico.
Mi riferisco a “Il racconto dell’ancella” di Margaret Atwood.
Un breve excursus sulla trama:
Dopo la devastazione nucleare, gli Stati Uniti diventano uno stato totalitario basato sul controllo del corpo femminile. Offred (“Di Fred”) ha un unico compito, quello di procreare una discendenza all'elite che governa la neonata Repubblica di Galaad, rivestendo il ruolo di Ancella. Questo regime sfrutta la figura delle ancelle in quanto uniche donne ancora in grado di procreare. Ma nessun regime soffocante può spegnere i desideri e le emozioni, per quanto possano provarci.
“Il racconto dell’ancella” è un romanzo distopico che sa di realistico.
In un sistema dove noi donne veniamo ancora viste “inferiori” all’uomo, dove ancora prendiamo uno stipendio inferiore, dove non siamo libere di essere chi vogliamo, vestire come vogliamo, amare liberamente, la Repubblica di Galaad non sembra poi così lontana dalla nostra realtà.
Mentre proseguivo nella lettura che, per inciso, non è leggera ma complessa e articolata, riuscivo ad immaginare ciò che provava Offred.
Riuscivo a vedere l’abnegazione in cui erano costrette le donne, ridotte a meri incubatrici le Ancelle, serve le Marte, indottrinatrici le Zie e semplice parvenza le Mogli che, tra tutte, erano forse quelle più fortunate per quanto il loro ruolo era esautorato dalle Ancelle, creando così conflitti e odio tra le donne. Sembrava un piano ben congeniato il mettere le donne le une contro le altre, in una costante competizione, così troppo prese a preoccuparsi nel concepire un figlio per i comandanti non si sarebbero ribellate.
Stupidi sciocchi direi, noi donne siamo ben più di questo.
Le ancelle, più di tutte le altre, hanno pagato la loro capacità di procreare. Costrette dal loro ruolo a diventare madri senza figli perché il loro compito è sì, far nascere un bambino ma non quello di crescerlo che ricade sulle mogli dei comandanti, sopperendo alla loro infertilità.
Esasperando la visione della donna, Margaret Atwood mostra uno spaccato della storia moderna, dove ci sono politici che ancora credono che le donne non sono portate per la scienza, dove le donne devono restare a casa a fare figli, dove non è libera di decidere chi essere e cosa fare della propria vita.
Se anche voi, come me, credete di essere molto di più…
Se credete che una donna per realizzarsi non necessariamente ha bisogno di sposarsi o di avere figli o, d’altro canto, se credete di aver avere la necessità di avere una famiglia per sentirvi complete.
Insomma se siete donne, leggete “Il racconto dell’ancella”.
Vi spaventerà…
Vi aprirà gli occhi…
Vi cambierà modo di vedere il mondo…
E, soprattutto, vi farà amare essere donna e vi spingerà a combattere per quella libertà che ancora non tutti ci riconoscono.
Aurora

Titolo: "Il racconto dell'ancella";
Autore: Margaret Atwood;
Editore: Ponte alle grazie;
Costo edizione Kindle: 9,99€;
Costo edizione cartacea: 16,80€;
Trama: In un mondo devastato dalle radiazioni atomiche, gli Stati Uniti sono divenuti uno Stato totalitario, basato sul controllo del corpo femminile. Difred, la donna che appartiene a Fred, ha solo un compito nella neonata Repubblica di Galaad: garantire una discendenza alla élite dominante. Il regime monoteocratico di questa società del futuro, infatti, è fondato sullo sfruttamento delle cosiddette ancelle, le uniche donne che dopo la catastrofe sono ancora in grado di procreare. Ma anche lo Stato più repressivo non riesce a schiacciare i desideri e da questo dipenderà la possibilità e, forse, il successo di una ribellione. Mito, metafora e storia si fondono per sferrare una satira energica contro i regimi totalitari. Ma non solo: c'è anche la volontà di colpire, con tagliente ironia, il cuore di una società meschinamente puritana che, dietro il paravento di tabù istituzionali, fonda la sua legge brutale sull'intreccio tra sessualità e politica. Quello che l'ancella racconta sta in un tempo di là da venire, ma interpella fortemente il presente.
Comments