La donna dal kimono bianco ~ Ana Johns

Avremmo voluto, avremmo dovuto, avremmo potuto.

Le parole più dolorose del linguaggio.

[Jonathan Coe]

Leggero come una piuma il mio sguardo è volato sulle pagine di questo romanzo, intenso come l'amore stesso può essere.

Un romanzo che attraversa diametralmente due epoche e narrato in due diverse linee spazio temporali.

La prima nel lontano (ma neanche così tanto a dir la verità) passato del Giappone della fine degli anni 50, dove la ferita di Hiroshima e Nagasaki ancora non è cicatrizzata e la pace sembra fatta solo sulla carta, dove gli americani vengono odiati e l'amore interrazziale, oltre ad essere quasi un peccato era sinonimo di emarginazione, come se si potesse comandare al cuore. La seconda parte negli Stati Uniti oggi ed alla fine giunge oltre oceano, in quel Giappone che vive ancora tra antiche tradizioni immerse nella modernità. Dove la vita scorre frenetica e la chiusura nei propri confini è ancora così forte da rendere difficile riuscire a risalire ad un passato fatto di amore e sofferenza.

Le emozioni che si provano sfogliando questa storia, che si basa su radici vere, sono così forti e travolgenti da farti desiderare di proteggere personalmente quella ragazza di appena diciassette anni che lotta con le unghia per salvare e tutelare il suo amore per il suo Kajime: un uomo che non è stato accettato dalla sua famiglia, un uomo cui amore attraverserà il tempo, restando immutato, nonostante la nuova vita che intraprenderà una volta tornato a casa.

Lo spaccato di una società che si fa fatica a comprendere e, ancor di più, ad accettare, dove le cicatrici del passato portano alla discriminazione anche verso coloro i quali non erano neanche nati quando quella ferita è stata inflitta.

Due donne protagoniste, ognuna con un modo diverso di vivere, con un obiettivo diverso da raggiungere.

La prima quello di sopravvivere e preservare il suo amore e quello per il suo Kajime e il suo Uccellino.

La seconda quello di scoprire la verità su suo padre, sulle sue origini e sulla sua famiglia.

Un romanzo da leggere con il cuore perché è lì che si annideranno i protagonisti di questa storia, insieme all'odore del the e delle strade del Giappone.

Aurora

Titolo: "La donna dal kimono bianco";

Autore: Ana Johns;

Editore: tre60;

Costo edizione cartacea: 15,20€

Costo edizione Kindle: 5,99€

Trama:Giappone, 1957. Il matrimonio combinato della diciassettenne Naoko Nakamura con il figlio del socio di suo padre garantirebbe alla ragazza una posizione sociale di prestigio. Naoko, però, si è innamorata dell’uomo sbagliato: è un marinaio americano, quello che in Giappone viene definito un gaijin, uno straniero. Quando la ragazza scopre di essere incinta, la comprensione e l’affetto che sperava di trovare nei genitori si rivelano soltanto un’illusione. Ripudiata da chi dovrebbe starle vicino, Naoko sarà costretta a compiere scelte inimmaginabili, per qualunque donna ma soprattutto per una madre.

Stati Uniti, oggi. Tori Kovač è una giornalista. Mentre si prende cura del padre, anziano e gravemente malato, trova una lettera che getta una luce sconvolgente sul passato della sua famiglia. Alla morte del padre, decisa a scoprire la verità, Tori intraprende un viaggio che la porta dall’altra parte del mondo, in un villaggio sulla costa giapponese. In quel luogo così remoto sarà costretta a fronteggiare i demoni del suo passato, ma anche a riscoprire le proprie radici.